Fiat!!!


1° Mistero della Gloria-
Fiat!!! -
La Risurrezione di Gesù

Dice Maria Ss. di Fatima apparendomi come Ella mi appare...
(da I Quaderni, 8 maggio 1947 - Maria Valtorta)


La preghiera-meditazione-contemplazione, del mistero della Risurrezione di Gesù, illustrata da quanto la penna di Dio Maria Valtorta scrisse mentre "vedeva" e "udiva".





Quando muove il primo passo - e nel moto i raggi scaturenti dalle Mani e dai Piedi lo aureolano di lame di luce: dal Capo innimbato di un serto, che è fatto dalle innumeri piccole ferite della corona che non danno più sangue ma solo fulgore, all'orlo dell'abito quando, aprendo le braccia che ha incrociate sul petto, scopre la zona di luminosità vivissima che trapela dalla veste accendendola di un sole all'altezza del Cuore - allora realmente è la «Luce» che ha preso corpo.

Non la povera luce della Terra, non la povera luce degli astri, non la povera luce del sole.

Ma la Luce di Dio:
tutto il fulgore paradisiaco che si aduna in un solo Essere e gli dona i suoi azzurri inconcepibili per pupille, i suoi fuochi d'oro per capelli, i suoi candori angelici per veste e colorito, e tutto quello che è, di non descrivibile con parola umana, il sopraeminente ardore della Ss. Trinità, che annulla con la sua potenza ardente ogni fuoco del Paradiso, assorbendolo in Sè per generarlo nuovamente ad ogni attimo del Tempo eterno, Cuore del Cielo che attira e diffonde il suo sangue, le non numerabili stille del suo sangue incorporeo: i beati, gli angeli, tutto quanto è il Paradiso:
l'amore di Dio,
l'amore a Dio,
tutto questo è la Luce che è, che forma il Cristo Risorto.
Padre Nostro
10 Ave Maria
Gloria
Fiat!!!


2° Mistero della Gloria-
Fiat!!! -
L'Ascensione di Gesù al Cielo

La preghiera-meditazione-contemplazione, del mistero dell' Ascensione di Gesù al Cielo, illustrata da quanto la penna di Dio Maria Valtorta scrisse mentre "vedeva" e "udiva".





Che voce tonante ha Gesù!

Si spande nell’aria tepida e cheta come voce di un bronzo percosso, si propaga in onde sul mare di volti che lo guardano da ogni direzione.

Io dico che sono delle centinaia di persone quelle che circondano Gesù che ascende, coi più diletti, verso la cima dell’Uliveto.

Ma Gesù, giunto vicino al campo dei Galilei, vuoto di tende in questo periodo fra l’una a l’altra festa, ordina ai discepoli:

«Fate fermare la gente dove è, e poi seguitemi».

Sale ancora, sino alla cima più alta del monte, quella che è già più prossima a Betania, che domina dall’alto, che non a Gerusalemme.

Stretti a Lui la Madre, gli apostoli, Lazzaro, i pastori e Marziam.

Più in là, a semicerchio a tenere indietro la folla dei fedeli, gli altri discepoli.

Gesù è in piedi su una larga pietra un poco sporgente, biancheggiante fra l’erba verde di una radura.
Il sole lo investe facendo biancheggiare come neve la sua veste e rilucere come oro i suoi capelli.
Gli occhi sfavillano di una luce divina.

Apre le braccia in un gesto di abbraccio.
Pare voglia stringersi al seno tutte le moltitudini della Terra che il suo spirito vede rappresentate in quella turba.

La sua indimenticabile, inimitabile voce dà l’ultimo comando:

«Andate!
Andate in mio Nome ad evangelizzare le genti sino agli estremi confini della Terra.

Dio sia con voi.

Il suo amore vi conforti, la sua luce vi guidi, la sua pace dimori in voi sino alla vita eterna
».

Si trasfigura in bellezza.

Bello!
Bello come e più che sul Tabor.

Cadono tutti in ginocchio adorando.

Egli, mentre già si solleva dalla pietra su cui posa, cerca ancora una volta il volto di sua Madre, e il suo sorriso raggiunge una potenza che nessuno potrà mai rendere...
è il suo ultimo addio alla Madre.

Sale, sale...
Il sole, ancor più libero di baciarlo, ora che nessuna fronda anche lieve intercetta il cammino ai suoi raggi, colpisce dei suoi fulgori il Dio-Uomo che ascende col suo Corpo Ss. al Cielo, e ne svela le Piaghe gloriose che splendono come rubini vivi.

Il resto è un perlaceo ridere di luce.

È veramente la Luce che si manifesta per ciò che è, in quest’ultimo istante come nella notte natalizia.

Sfavilla il Creato della luce del Cristo che ascende.

Luce che supera quella del sole.

Luce sovrumana e beatissima.

Luce che scende dal Cielo incontro alla Luce che sale...

E Gesù Cristo, il Verbo di Dio, dispare alla vista degli uomini in questo oceano di splendori...

In terra due unici rumori nel silenzio profondo della folla estatica:

il grido di Maria quando Egli scompare:
«Gesù!»,
e il pianto di Isacco.

Gli altri sono ammutoliti di religioso stupore, e restano là, come in attesa, finché due luci angeliche candidissime, in forma mortale, appaiono dicendo le parole riportate nel capo primo degli Atti Apostolici.
Padre Nostro
10 Ave Maria
Gloria
Fiat!!!


3° Mistero della Gloria-
Fiat!!! -
La discesa dello Spirito Santo su Maria SS. e sugli Apostoli riuniti nel Cenacolo

La preghiera-meditazione-contemplazione, del mistero della Discesa dello Spirito Santo su Maria SS. e sugli Apostoli riuniti nel Cenacolo, illustrata da quanto la penna di Dio Maria Valtorta scrisse mentre "vedeva" e "udiva".





«Quando lo Spirito del Signore scese ad investire della sua Potenza i dodici riuniti nel Cenacolo, si effuse anche su me.

Ma se per tutti fu una conoscenza che li rese cogniti della Terza Persona e dei divini suoi doni, per me non fu che un più vivo ritrovamento.

Per tutti fu fiamma, per me fu bacio.

Egli, l’eterno Paraclito, m’era già Sposo da trentaquattro anni ed il suo Fuoco m’aveva talmente posseduta e penetrata da fare del mio candore un corpo di Madre.

Anche dopo lo sponsale divino Egli m’aveva lasciata ricolma di Sè, nè poteva aggiungere Perfezione a Perfezione poichè Dio non può aumentare Se stesso, essendo perfettissimo e insuperabile nella sua misura ed essendosi donato a me senza limitazione, per fare della mia carne di donna un che di tanto santo da poter essere abitacolo al Divino che scendeva ad incarnarsi in me.

Ma ora che l’opera della sua donazione a me e della mia a Lui s’era compiuta ed il Figlio nostro era tornato al Cielo dopo avere tutto compiuto, Egli tornava a darmi il suo bacio di grazie.

Oh! Dio quanto vi insegna di riconoscenza!

Egli, il mio Signore, non mancava di esser riconoscente alla sua Serva che era stata strumento a suo servizio e, mentre ero io che ad ogni pulsare del cuore ripetevo:

"Santo, santo, santo e benedetto, Tu, Signore eccelso",

Egli lasciava il Cielo una seconda volta per rinnovare il suo abbraccio di Sposo e fra l’ardore e la voce della spartita Fiamma promettermi il terzo congiungimento senza fine nella beata dimora del Cielo.

Ed il Cielo fu più che mai, allora, la mia meta perchè, quando s’è gustato e rigustato l’Amore, sole e terra, creature e cose, scompaiono agli occhi nostri, e non resta che una vista, un sapore, un desiderio: quello di Dio.

Quello di avere Dio non per attimi ma in un eterno presente.
»
Padre Nostro
10 Ave Maria
Gloria
Fiat!!!

Il Santo Rosario nella Divina Volontà

4° Mistero della Gloria-
Fiat!!! -
L'Assunzione di Maria SS. al Cielo


La preghiera-meditazione-contemplazione, del mistero dell' Assunzione di Maria SS. al Cielo, illustrata da quanto la penna di Dio Maria Valtorta scrisse mentre "vedeva" e "udiva".





Giovanni continua a fissare quel corpo che sale verso il Cielo e, certo per un prodigio concessogli da Dio, per consolarlo e per premiarlo del suo amore alla Madre adottiva, egli vede, distintamente, che Maria, avvolta ora dai raggi del sole che è sorto, esce dall'estasi che le ha separata l'anima dal corpo, torna viva, sorge in piedi, perché ora Lei pure fruisce dei doni propri ai corpi già glorificati.

Giovanni guarda, guarda.
Il miracolo che Dio gli concede gli dà potere, contro ogni legge naturale, di vedere Maria quale è ora mentre sale ratta verso il Cielo, circondata, ma non più aiutata a salire, dagli angeli osannanti.

E Giovanni è rapito da quella visione di bellezza che nessuna penna d'uomo, nè parola umana, nè opera di artista potrà mai descrivere o riprodurre, perché è di una bellezza indescrivibile.

Giovanni, stando sempre appoggiato al muretto della terrazza, continua a fissare quella splendida e splendente forma di Dio - perché realmente può dirsi così Maria, formata in modo unico da Dio, che la volle immacolata, perché fosse forma al Verbo incarnato - che sale sempre più in alto.

E un ultimo, supremo prodigio concede Iddio-Amore a questo suo perfetto amatore:
quello di vedere l'incontro della Madre Ss. col suo Ss. Figlio che, Lui pure splendido e splendente, bello di una bellezza indescrivibile, scende ratto dal Cielo, raggiunge la Madre, se la stringe sul cuore, e insieme, più fulgenti di due astri maggiori, con Lei ritorna da dove è venuto.

Il vedere di Giovanni è finito.

Egli abbassa il capo.
Sul suo volto stanco sono presenti e il dolore per la perdita di Maria e il gaudio per la sua gloriosa sorte.
Ma ormai il gaudio supera il dolore.
Padre Nostro
10 Ave Maria
Gloria
Fiat!!!


5° Mistero della Gloria-
Fiat!!! -
Maria SS. incoronata Regina del Cielo e della terra

La preghiera-meditazione-contemplazione, del mistero di Maria SS. incoronata Regina del Cielo e della terra, illustrata da quanto la penna di Dio Maria Valtorta scrisse mentre "vedeva" e "udiva".




Davanti ai Patriarchi, Profeti e Santi, davanti agli Angeli e ai Martiri, Dio pose Me, assunta in anima e corpo alla gloria del Cielo, e disse:

"Ecco l'opera perfetta del Creatore.

Ecco ciò che Io creai a mia più vera immagine e somiglianza fra tutti i figli dell'uomo, frutto di un capolavoro divino e creativo, meraviglia dell'universo, che vede chiuso in un solo essere il divino nello spirito eterno come Dio e come Lui spirituale, intelligente, libero, santo, e la creatura materiale nella più innocente e santa delle carni, alla quale ogni altro vivente, nei tre regni del creato, è costretto ad inchinarsi.

Ecco la testimonianza del mio amore per l'uomo, per il quale volli un organismo perfetto e una beata sorte di eterna vita nel mio Regno.

Ecco la testimonianza del mio perdono all'uomo al quale, per la volontà di un Trino Amore, ho concesso riabilitazione e ricreazione agli occhi miei.

Questa è la mistica pietra di paragone, questa è l'anello di congiunzione tra l'uomo e Dio, questa è Colei che riporta i tempi ai giorni primi e dà ai miei occhi divini la gioia di contemplare un'Eva quale Io la creai, ed ora fatta ancor più bella e santa, perchè Madre del mio Verbo e perchè Martire del più gran perdono.

Per il suo Cuore immacolato che non conobbe mai macchia alcuna, neanche la più lieve, Io apro i tesori del Cielo, e per il suo Capo che mai conobbe superbia, del mio fulgore faccio un serto e l'incorono, poiché mi è santissima, perchè sia vostra Regina".

Padre Nostro
10 Ave Maria
Gloria